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La mancanza di EROS: Malattia dell’Anima

La parola Eros porta quale significato generico di Amore molto spesso associato all’attrazione sessuale, ma anche inteso quale forza vitale; io mi ritrovo molto a definire Eros come tutto ciò che da piacere, gioia, novità, unione, amore, contatto, libertà sessuale, bellezza.

 

Ho trovato molto interessante il libro della Dott. Mereu “La malattia: La Trappola dell’Eros” di cui riporto qui la leggenda dell’Ipnotizzatore che trovo molto attuale e che mi ha fatto riflettere.

 

Una certa leggenda orientale narra di un mago ricchissimo che possedeva numerose greggi. Quel mago era molto avaro. Egli non voleva servirsi di pastori e nemmeno recintare i luoghi dove le sue pecore pascolavano. Naturalmente esse si smarrivano nella foresta, cadevano nei burroni, si perdevano, ma conoscevano l’eros.

 

Questo era il mezzo perché si salvaguardassero da tutte le disgrazie, soprattutto da quelle provenienti dal mago. Infatti fuggivano perché sapevano che il mago voleva la loro carne e la loro pelle. L’eros dava loro la misura di tutto e il buon senso. Infine il mago trovò un rimedio: ipnotizzò le sue pecore e cancellò loro il senso dell’eros. Incominciò a suggerire loro che erano immortali e che l’essere scuoiate non poteva fare loro alcun male, che tale trattamento, al contrario era per esse buono e persino piacevole perché al piacere dell’eros era preferibile il dispiacere della vita che le avrebbe portate all’immortalità dopo la morte.

 

Poi aggiunse che era un buon pastore, che amava talmente le sue pecore, da essere disposto a qualsiasi sacrificio nei loro riguardi, che le avrebbe sempre protette e che sapeva solo lui quale era il loro bene. Dopodichè il mago introdusse nella testa delle pecore l’idea che esse non erano affatto pecore. Ad alcune disse che erano avvocati, ad altre medici, ad altre politici, ad altre professori, ad altre militari, ad altri sportivi, ad altri mariti e ad altri mogli.

 

Ciò fatto le pecore non gli procurarono più né noie né fastidi. Il mago si rilassò perché da allora le pecore incominciarono a controllarsi vicendevolmente ed a non tenere più conto del loro piacere come metro di vita. Esse erano serene solo nei confronti del mago e aspettavano l’istante in cui lui avrebbe preso la loro carne e la loro pelle.

 

Questa è in metafora lo stato attuale dell’umanità, che è diventata un gregge inconsapevole, dove l’ipnotizzatore ha sostituito il sentimento di potere a quello dell’amore. Viene rinnegato l’eros, a causa di pensieri, giudizi e condizionamenti che cristallizzandosi nel tempo hanno creato degli schemi mentali.

 

Questi schemi creano una costrizione, un modo di essere che ci allontana da noi stessi, dalla nostra natura, dalla nostra essenza. Finiamo per fare cose che non ci piacciono, frequentare persone che non sono in sintonia con noi, acquistare cose che non ci servono solamente perché stiamo seguendo quello che ci ha detto l’ipnotizzatore, come un bravo gregge.

 

Manca l’intimità, il contatto profondo con l’altro, il piacere di condividere uno spazio di relazione profonda e di amore e baratta la sua passione, che è il suo motore in cambio di considerazione e di protezione del gregge.

 

Il malessere si mantiene a causa della paura e l’eros che non si può esprimere per paura e senso di colpa, viene deviato verso il sentimento di rabbia, continua la Mereu.

 

Il corpo soffre per esigenza di riposo, piacere e contatto; il piacere e il contatto sono la maniera con cui l’anima si esprime nel corpo.

 

L’eros ci da la possibilità di fonderci intellettualmente e intimamente con l’altro; non ci sarà più separazione ma unione e coerenza. Le disarmonie fisiche, le malattie sono il messaggio dell’eros, sta a noi comprendere il significato.

 

Riprendiamoci più tempo per noi, rallentiamo i nostri ritmi, diamo spazio al nostro Eros, abbattiamo i tabù, giudizi e condizionamenti che frenano la nostra libera espressione. Abbracciamoci di più, facciamo più l’amore ed entriamo in contatto intimo con noi stessi e con l’altro, dedichiamoci dei massaggi che ci portino a risvegliare il nostro Eros.

 

Finisco con un consiglio della dott. Mereu; siccome siamo tutti divini e come diceva Shakespear, la vita è una commedia, incominciamo a sentirci tutti eroticamente come dei principi e delle principesse. Ogni volta che dobbiamo incontrare una persona che ci fa star male o vivere una situazione incresciosa, chiediamo al dio Eros come dobbiamo comportarci e lui ci darà la risposta. Approcciamoci eroticamente alla vita e spiazziamo il parassita che ci vuole tristi, impauriti e arrabbiati con una RISATA.

 

Un consiglio:

Rallenta, prenditi del tempo per te stessa/o. Ritagliati uno spazio dove coccolarti; un fiore, una candela, una musica che ti piace, un bagno caldo, un bel massaggio. Nutri il tuo Eros, il piacere, la bellezza, l’amore. Un massaggio che ti porta in profonda intimità con te stessa è il TOCCO DELLA DEA o il MASSAGGIO CROMOARMONICO.

Con amore Aruna

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